Autore di prosa e drammaturgo

Giusto un po’

Commedia in due atti

Debutto: 3 luglio 2020 – Anfiteatro Vigiliano (Roma)

Regia: Mariagabriella Chinè

Numero di personaggi: 4 (4F)

“Per essere felici bisognerebbe non crescere mai”. Ecco il pensiero che si fa spazio nei discorsi di quattro giovani ragazze dalle storie sfortunate. Aurora, Beatrice, Bianca e Chiara hanno quindici anni e vivono in casa famiglia da molto tempo.

Quattro anni prima, però, durante una sortita notturna, le ragazze si sono imbattute in una scatola abbandonata piena di vestiti di carnevale: sono i costumi di quattro principesse delle fiabe.

Accusate di alienazione e del rifiuto di desiderare una nuova famiglia, il gioco diventa l’unica via di fuga. Quando indossano i loro abiti, segretamente chiuse in camera, si materializza un mondo di risate e follia nel quale non può accadere nulla di brutto. Il tutto marchiato a fuoco da un giuramento solenne che le terrà unite fino al raggiungimento dei diciotto anni. Questo almeno è quello che credono.

Giusto un po’ è una commedia sospesa tra il dramma dell’abbandono e il rischio di perdere se stessi. Emblematica e liberatoria sarà la vicenda di “Biancaneve”: è il pretesto che muove la storia e l’espediente per stimolare la conversione dei personaggi; il “sacrificio” di cui hanno bisogno per crescere e diventare donne.

BELLE Ho portato il mio diario. Scriverò qui le storie che inventeremo.

AURORA E non avremo bisogno degli altri.

BIANCANEVE Non ne avremo bisogno?

CENERENTOLA No, fidati. Io sono nata in posti come questo. Puoi essere fortunata, e trovi chi ti vuole bene, ma non ne hai la certezza fino a quando non ti scelgono. Ma se poi non sei felice non puoi cambiare idea. E allora meglio le nostre certezze, i nostri giochi, no? Meglio non crescere affatto e aspettare.

BIANCANEVE E cosa farai quando un giorno sarai fuori di qui?

CENERENTOLA Io? Vorrei poter guardare tutte le famiglie della città, come vivono, cosa si dicono, come si guardano. E poi scegliere. Quando nasci non puoi scegliere i tuoi genitori.

BELLE Io vorrei mettermi in un parco, da sola, su un’altalena. E non pensare a nulla.

AURORA Anche io, uno di quei giardini con le fontane giganti che appena arriva il freddo si ghiacciano e puoi disegnare sull’acqua. E te?

BIANCANEVE Io ancora non lo so.

AURORA Allora ce lo dirai quando avrai deciso.

CENERENTOLA (pausa, poi solenne) Faremo un patto.

Per richiedere il copione scrivere a: autore@massimosimonini.it