Autore di prosa e drammaturgo

L’arte di dire la verità

Commedia in tre atti

Numero di personaggi: 10 (6M + 4F)

Un normale weekend di una banale stagione invernale del XXI secolo: la giovane Elisa invita nella sua villa in montagna alcuni amici. Vuole ritrovare le persone care dei tempi passati, amici trascurati dopo l’anno trascorso in America. Ma desidera anche presentare ufficialmente il suo fidanzato e futuro marito, Roberto. Su questo invito si intrecciano storie ed equivoci paralleli, amanti mancati e amanti improvvisati, tradimenti e partite di poker, piani improbabili e confessioni pericolose.

La struttura dei tre atti (facilmente riconducibile alla rappresentazione scenica in soli due tempi) consente di entrare in ciascuno dei rapporti tra i vari personaggi. Nove abitanti dalle relazioni spesso ambigue nelle quali non mancano momenti di metateatro. In questa diversità di rapporti e idee si fonda il “gioco delle ragioni” che domina tutta la commedia: ciascuno difende le proprie convinzioni al punto da costruirci intorno una personale verità. L’obiettivo è stimolare il pubblico con una comicità da salotto: è un mondo di caratteristi, personaggi un po’ impagliati, sopra le righe ma sempre dignitosi ed arguti, con dialoghi puliti e talvolta paradossali.

Quando ognuno racconta bene la propria ragione anche un lieto fine può essere considerato relativo. Per questo il finale è solo uno dei tanti: ciò che conta è aver dimostrato che la parola può mutare gli eventi, può incastrare, scagionare e di nuovo condannare. Poi le ultime battute si scriveranno da sole, perché la “morale” del vincitore è solo una: non conta dire la verità, piuttosto è importante possedere l’arte di saperla raccontare.

VALENTINO Forse conviene chiarire di nuovo le cose… non è la mia ragazza! Non lo è stata e non lo diventerà.

DAVID Ma perché? Te l’ho detto, è solo un gioco. Basta non farsi mai trovare in difetto.

VALENTINO Cioè?

DAVID È facile: prendi una verità e la racconti con parole tali da farla sembrare un’altra. Conosci l’arte di avere ragione?

VALENTINO Da quando è un’arte?

DAVID Da quando l’ho letto su un libro.

VALENTINO Ora leggi pure?

DAVID Capita.

VALENTINO Comunque io non ho ragione.

DAVID Hai ragione a dire di non averne.

VALENTINO No, dico: se racconto di essere fidanzato non ho ragione.

DAVID Dipende da come lo racconti.

VALENTINO Che idiozia. Io non dico cose false.

DAVID (legge) “Fallacia non causae ut causae”.

VALENTINO Cioè?

DAVID Cioè quando non sai che dire e stai perdendo, dici la tua tesi, senza motivo. E se l’altro non è capace di rispondere, si illuderà che tu ci sia arrivato con la logica.

VALENTINO Questo lo fanno i pazzi!

DAVID No, i pazzi finiscono per avere torto. Ascolta, certa gente è talmente sicura di sé che spesso si è più credibili dando risposte assurde piuttosto che sensate. Nessuno pensa di essere così stupido da non capire il suo interlocutore.

Per richiedere il copione scrivere a: autore@massimosimonini.it